domenica 27 gennaio 2013

"Lettere di Gino Trespioli dall'Aldilà"




Cari Lettori, vi presento oggi qualcosa di veramente inedito, la parte iniziale di una straordinaria raccolta epistolare, un florilegio di un'importanza assoluta per chi ha sete di conoscenza sostanziale e intende fare tesoro di quest'ampia e profonda testimonianza ultraterrena.

Per i ricercatori seri, è stato messo a disposizione il pdf con il relativo download non solo di questo prezioso libro: "Lettere di Gino Trespioli dall'Aldilà" QUI, ma anche "LA VITA" ancor più illuminante: entrambi introvabili. (Scaricare questo ultimo QUI, perché nel sito originario è impossibile.)




PREFAZIONE

Milano, 30 maggio 1946

L'Avv. Gino Trespioli, che si dedicò agli studi Ultrafànici, è trapassato nell'Agosto del 1939. Fu molto noto per le opere che ha pubblicato in vita e non ha certo bisogno di nuova presentazione, tuttavia, per chi non li conoscesse, elenco a fine volume i principali suoi scritti sia nel campo giuridico che in quello spirituale.

È precisamente in quest'ultimo settore che la sua attività prosegue dopo il trapasso e, per suo volere, pubblico queste lettere da lui trasmessemi dall'Oltre attraverso l'ultrafàna Bice Valbonesi.

Aggiungo che ho conosciuto l'Avv. Gino Trespioli negli ultimi anni della sua vita e fu a casa sua, per mezzo delle sue indagini, che ebbi le più stupefacenti rivelazioni dell'Aldilà, ma... cedo la parola a lui stesso, unendo a queste righe di prefazione la sua "lettera" del 29 maggio 1946.

Per questa "lettera", come per tutte le altre, non fui che la fedele amanuense.

                                                                                                               Remigia Cusini
29 maggio 1946

Amica mia,

Quando gli umani leggeranno questo insieme "Oh! «ti diranno», sì, può piacere, ma in fondo non ha una radice scientifica che possa stabilire un coordine per l'insieme analitico", più che altro l'Editore calcolerà sino a qual punto potrà estrarne il suo personale lucro.

Ero abituato con gli Editori, e li conosco, perciò non farti delle grandi illusioni, a meno che tu non dica: "Io voglio fare questo e non vi chiedo altro". L'Editore tirerà un grande respiro e sarà ben felice di non avere la fatica della diffusione.

Tu che non sei speculatrice avrai almeno la gioia di poter dire: "Ho obbedito all'amico Gino, al quale voglio un po' di bene perché è attraverso di lui che io sono riuscita a risolvere il problema spirituale dell'Essere".

Se io ti dico queste cose, è perché le vedo già incise nello strato psichico delle Energie.

Con ciò ti lascio e ti saluto.

Gino


Ecco dunque la prima lettera, dell'Entità che fu Gino Trespioli, 
dettata a Remigia Cusini.

11 Giugno 1941

Cara amica,

Dal mio soggiorno astrale, ti invio un pensiero che è forza ardente. I ricordi terreni gradualmente si dileguano come nebbia al sole; un nuovo stato si prepara per me.

Il luogo stesso dove soggiorno, ha un'atmosfera smagliante di colori, e carica di armonia; tu che ti intrattieni con me ti rendi partecipe dell'ambiente e della mia condizione di individualità pensante.

Entrambi, da due piani diversi, operiamo su un raggio che compenetra la vita e la Verità, sotto diversi aspetti.

Quando io lasciai la terra, non mi accorsi di perdere un bene prezioso, poichè tutto il bene era davanti a me.

Il trapasso fu improvviso e dolce, di una dolcezza paradisiaca. La sofferenza vissuta durante la malattia servì a me da spinta evolutiva.

Mi accorsi di essere entrato in un luogo diverso dal solito, non ebbi tempo di stupirmi, perchè fui subito avvicinato da esseri cari, da amici che attendevano la mia entrata nel mondo fluidico.

Le esperienze, le indagini fatte durante la vita terrena, mi furono di grande aiuto, non solo per orientarmi, ma per rendermi ben conto di quella Grande Realtà che io avevo intravvisto grazie all'aiuto dell'Alta Guida che mi aveva scelto quale amanuense.

Logicamente l'individuo che viene dalla Terra non può essere perfetto; l'«io» ha punti oscuri, piaghe da risanare, ombre da distruggere. Anch'io come tutti, portavo con me un carico, che in un certo qual modo, ostacolava l'ascesa.

Spiegare verbalmente il mio stato spirituale è difficoltoso, tuttavia cerco con tutta semplicità di tratteggiare i punti salienti.




Si parla nella religione di un Giudizio Particolare, spiego brevemente:

Quando l'«io» si trova di fronte alla Legge Eterna, che è radiosa emanazione di Amore e di Giustizia, è naturale che l'«io», gravoso per tutte le azioni compiute, e molte volte disarmoniche, senta l'onta di non aver superato quella materia, fatta di diuturna fatica.

Guardare in sè stessi, ecco il Particolare Giudizio che l'anima percepisce dopo aver tagliato il filo fisico (argenteo; ndr).

Non sono stato preso da rammarico per aver lasciato la Terra, il lavoro, le amicizie; un pensiero preoccupante: la mia compagna che intravvedevo barcollante e incerta, mio fratello preso da stupore.

Questi diversi sentimenti turbavano il mio «io» ancora incapace di dare segno di presenza...

Giungevano dalla Terra i vari pensieri degli amici, dei conoscenti, più o meno benevoli. Io li percepivo come brividi, e precisamente il brivido che può dare uno stato febbricitante.

Questa  mia  speciale condizione  ha avuto la durata di pochi attimi, perché subentrò in me il desiderio di liberarmi dall'atmosfera grigia terrestre, per rimanere in quell'ambiente astrale che ora forma la mia vera vita.

Cosa faccio? Lavoro.

Il tuo pensiero mi dice: "Scrivi ancora?"

Non scrivo nel senso materiale, pulso per vibrazione pensiero. Tale vibrazione, si proietta sui diversi punti dov'è diretta e, di conseguenza, produco.

Ora distacco l'onda pensiero, per riprenderla in altro istante.

Ti porgo il mio saluto astrale.

Gino

Ed ecco, come annunciato nella prefazione, la parte finale riportante la ricca produzione letteraria di quest'uomo eccezionale.




OPERE DELL'AVV. GINO TRESPIOLI

GIURIDICHE

La penalità nei codici semiti. Torino 1900.
La Donna nel diritto. Parma 1901 (premiato dall'Istituto di Diritto Romano:
R. Università di Catania).
Il delitto sancito dall'art. 180 del Codice civile. Palermo 1903.
La consuetudine mercantile. La Spezia 1905.
Della legge sulle tasse camerali. Varese 1905.
Appunti di diritto costituzionale: - Riforma del Parlamento. - Razionale circoscrizione dei Collegi.  -  Indennità  ai  Deputati.  Il  Governo  degli  ottimi.  -
Il suffragio universale (Estratti da Riviste di Roma e Milano 1900 - 1911).
Usi mercantili. Milano 1907, pag. 689 (Manuale Hoepli).
La votazione automatica (con la collaborazione di Fausto Trespioli). Milano 1911.
L'equivalenza dei suffragi. Milano 1913. (Estratto dalla rivista "Il Filangeri").
Scienze giuridiche ed economiche. Milano 1918, pag. 572.

ECONOMICHE

Il collaudo sulle forniture della Regia Marina. La Spezia 1905.
Relazioni (approvate e pubblicate dalla Camera di Commercio di Milano, 1905): Del copialettere: art. 21 e 25 Cod. di Comm.- Del tirocinio industriale - Del riposo festivo - Del servizio postale internazionale - Delle tariffe postali. - Dei curatori di fallimenti. Milano 1904-5.
La scuola primaria e il metodo Torelli. Palermo 1905.
Relazioni approvate e pubblicate a cura della Camera di Commercio di Varese, 1905-1910: La legislazione sui telefoni – l'espansione commerciale e coloniale - Progetto di studio sul progresso economico d'Italia nel primo cinquantennio dell'unità nazionale. - Innovazioni al servizio ferroviario.
La Borsa valori, appunti per una riforma. Milano 1908.
Relazioni approvate e.pubblicate a cura del Consorzio per il Commercio in Levante: I danni all'industria dalla guerra italo-turca - Il commercio italiano in Libia -
Le riforme nei servizi marittimi. - Milano 1912.

FILOSOFICHE

Il pensiero filosofico-sociale nell'ultimo secolo. Parma 1902.
L'origine naturale della divinità dei re. Palermo 1902.
La coscienza sociale e giuridica nei Codici sacri. Parma 1902. (Premiato dalla R. Università di Parma - prefazione di Italo Pizzi).
Il libero arbitrio negato dai fautori del libero arbitrio. Torino 1903. (Estratto dalla "Rivista di Antropologia" diretta da Cesare Lombroso).
Il pensiero sociale e giuridico d'Italia nell'Evo moderno. Bologna 1904. (estratto dalla "Rivista di Filosofia").
Il concetto di Stato. Milano 1905. (Estratto dalla Rivista "Il Filangeri").

BIOSOFICHE

Biopsiche edito a cura della Socierà di Biopsichica. Milano 1926.
La Realtà del mistero. Riassunto popolare dell'opera Vita edito dalla suddetta Società. Milano 1929. Idem. Trad. spagnola, Buenos Aires, El Ateneo.
Spiritismo moderno:
I. - Ultrafanìa, esegesi della fenomenologia intellettuale dello Spiritismo moderno. 2 edizione 1936, Milano, Hoepli.
Idem. Traduz. Spagnola, Buenos Aires, El Ateneo 1934.
II. - I fenomeni. Milano 1934, Hoepli.
III. - Reincarnazione, Milano 1936, Hoepli.
LA VITA , Sonzogno.

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